Franciacorta

La Franciacorta è una terra segnata da dolci colline moreniche, a sud del Lago d'Iseo, in provincia di Brescia. Il paesaggio è ben tutelato e conservato, è una zona molto verde, ricca d'acqua e di boschi. La sua fama internazionale è dovuta alla produzione del vino doc, che negli ultimi anni si è specializzata nella qualità spumante prodotto con metodo tradizionale, più comunemente noto come "Bollicine".

I confini geografici sono delimitati da chiare differenze paesaggistiche: a nord l'area lacustre; a est le colline, coltivate a vitigni che si estendono fino al fiume Mella, limite dell'area urbana della città di Brescia; a ovest il parco del fiume Oglio che disegna il confine con la provincia di Bergamo; a sud il Monte Orfano che si eleva dolcemente dall'area pianeggiante destinata all'agricoltura e all'allevamento. La guida sarà così suddivisa seguendo questa diversità paesaggistica: quattro aree corrispondenti ai punti cardinali, ognuna declinata nei luoghi di interesse naturalistico, storico e culturale.

Il toponimo "Franciacorta" è di origini incerte, ma probabilmente risale alla dominazione francese di epoca medievale, spodestata dai veneziani solo nel XIV secolo. Sarà infatti proprio il Doge di Venezia a sancirne la delimitazione geografica nel 1429.

La Franciacorta deve molta della sua attuale conformazione ai monaci cluniacensi che compirono una grande azione di bonifica del territorio, in origine paludoso, rendendolo coltivabile e adatto alla viticultura. La tradizione vitivinicola è molto antica, sono stati rinvenuti vinaccioli di epoca preistorica, ma fu proprio in epoca medioevale che questa zona cominciò a dedicarsi alla produzione di vino, soprattutto il rosso corposo, rifornendo la città e le vicini valli montane.

La Franciacorta è la principale porta d'accesso del Lago d'Iseo, nonché il "salotto di rappresentanza" e come tale racchiude le principali eccellenze di questa zona lacustre lombarda, minore solo per dimensione e ancora da scoprire e valorizzare.